Michele Emiliano resta al timone della Regione Puglia. Dopo una discussione durata sei ore il consiglio regionale ha bocciato la mozione di sfiducia nei suoi confronti presentata dal centrodestra con 30 voti contrari e 19 favorevoli. La maggioranza fa quadrato attorno al Governatore ed anche il M5S, che ne ha fatto parte sino a poche settimane fa prima di passare all’opposizione, respinge al mittente la mozione. Il centrodestra può aggiungere ai suoi voti solo quelli del renziano Massimiliano Stellato e della pentastellata dissidente Antonella Laricchia. Le ragioni della sfiducia sono state illustrate in aula dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Ventola. “In ogni settore, a partire da quello sanitario sino alla gestione dei rifiuti – ha evidenziato il consigliere regionale canosino – si sono registrate una mancanza di visione politica e scelte clientelari che hanno peggiorato i servizi resi ai cittadini pugliesi”. Il Presidente Emiliano si è mostrato particolarmente sereno in aula, al punto da permettersi di giocare al cellulare durante gli interventi in aula delle opposizioni. In chiusura di discussione, l’appello a mettere da parte le contrapposizioni e proseguire la legislatura sino alla sua scadenza naturale.
INTERVENTO IN AULA DI MICHELE EMILIANO (PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA)
A bocciare la mozione anche i tre consiglieri di Azione – Amati, Clemente e Mennea – che hanno posto precise condizioni al Presidente, come la rotazione dei dirigenti e dei direttori generali delle Asl, per continuare a far parte della maggioranza. Assenti dall’aula solo il consigliere del Pd, Donato Metallo, e l’esponente di Forza Italia, Napoleone Cera. Presente invece Anita Maurodinoia, coinvolta nell’indagine della Procura di Bari per voto di scambio. L’ex assessore regionale ai Trasporti ha votato contro la mozione allineandosi alla decisione dei colleghi del Partito Democratico. A favore della sfiducia i due consiglieri regionali della Bat eletti con la maggioranza e passati all’opposizione, il biscegliese Francesco Lanotte dell’Udc e il barlettano Giuseppe Tupputi, pochi giorni fa transitato dal movimento “Con” a Forza Italia.