Panoramica sulla privacy
Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e capire come utilizzi questo sito web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. Ma la disattivazione di alcuni di questi cookie potrebbe influire sulla tua esperienza di navigazione.
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questi cookie garantiscono funzionalità di base e caratteristiche di sicurezza del sito web, in modo anonimo.
I cookie sulle prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazioni chiave del sito Web che aiutano a fornire una migliore esperienza utente per i visitatori.
Gli Analytical cookies vengono utilizzati per capire come i visitatori interagiscono con il sito web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche del numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, sorgente di traffico, ecc.
I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci e campagne di marketing pertinenti. Questi cookie tracciano i visitatori sui siti Web e raccolgono informazioni per fornire annunci personalizzati.
Altri cookie non categorizzati sono quelli che vengono analizzati e non sono stati ancora classificati in una categoria.
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
CronacaPolitica

Decaro sotto attacco, il centrodestra punta il dito. Bari sotto la lente della Commissione d’accesso del Viminale

Una tempesta giudiziaria e politica si abbatte, ormai da settimane, su Bari a pochi mesi dalle amministrative. Un tourbillon che parte da un’inchiesta della DDA e continua tra scontri politici, commissioni d’accesso, manifestazioni, racconti, dichiarazioni, smentite e una foto che ritrae il sindaco Antonio Decaro con una sorella e una nipote del capoclan Antonio Capriati. L’Operazione Codice Interno che ha portato all’arresto di 130 persone, tra cui una consigliera comunale, e all’amministrazione giudiziaria per Amtab, la municipalizzata del trasporto pubblico urbano, ha puntato i riflettori sui rischi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata nella vita sociale, economica e politica del capoluogo pugliese, nonostante il Procuratore di Bari Roberto Rossi si sia complimentato con l’amministrazione comunale per aver contribuito alla lotta contro la criminalità. Intanto il 25 marzo, al Comune di Bari è arrivata la commissione di accesso nominata dal Ministero dell’Interno che dovrà valutare la sussistenza di elementi per lo scioglimento del Consiglio Comunale “per condizionamenti mafiosi”. I commissari hanno già incontrato il sindaco Decaro e dovrebbero iniziare ora i lavori di acquisizione e analisi dei documenti. Da qui il duro scontro politico tra centrodestra e centrosinistra, a suon di manifestazioni in piazza a sostegno del primo cittadino, conferenze stampa e comunicati. “Un atto di guerra alla città” per Decaro, un atto dovuto per il titolare del Viminale, il Ministro Piantedosi e per il centrodestra che invita ad “abbassare i toni”. In questo scenario già di per sè complesso, proprio durante la manifestazione che ha portato migliaia di persone in piazza a Bari a sostegno del sindaco della città, fanno ancora rumore le parole del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che racconta di avere accompagnato Decaro, allora assessore al Traffico a casa della sorella del boss Capriati.

Un racconto poi parzialmente rettificato da Emiliano e smentito in toto dal sindaco di Bari: “Michele ricorda male”, dichiara Decaro. Ma non finisce qui. I quotidiani La Verità e il Giornale pubblicano una fotografia scattata nel maggio del 2023 in occasione della festa di San Nicola, che ritrae Decaro con un’altra, non quella a cui si riferiva Emiliano nel suo discorso, sorella del boss, Isabella Capriati, e con la figlia di quest’ultima, Annalisa Milzi. Nessuna di loro risulta coinvolta nelle attività criminali della famiglia.

Una tempesta, insomma, che, in attesa delle valutazioni della commissione d’accesso, non sembra volersi placare e continua a scuotere la vita politica della città di Bari quando mancano poco più di due mesi alle elezioni amministrative

Vedi anche

Back to top button