Il terremoto giudiziario che ha colpito pochi giorni fa il Comune scuote il mondo politico foggiano. Il sindaco del capoluogo dauno, Franco Landella questa mattina ha annunciato le sue dimissioni, nel corso di una riunione di maggioranza convocata a Palazzo di Città.
Una decisione collegata a quanto accaduto venerdì scorso, con l’arresto dell’ex presidente del consiglio comunale, Leonardo Iaccarino, coinvolto in un’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica, assieme ad un altro consigliere comunale, Antonio Capotosto, finito ai domiciliari, ed all’imprenditore Francesco Landini, sottoposto ad obbligo di firma.
Le accuse sono a vario titolo di corruzione, tentata induzione indebita e peculato.
La bufera che ne è seguita, dopo che già nel febbraio scorso, un altro consigliere di maggioranza, Bruno Longo, era finito in manette per una presunta tangente pagata da un imprenditore, ha finito per travolgere anche il primo cittadino che ha spiegato, in una nota, i motivi della sua scelta.
“La mia unica ambizione è stata sempre quella di servire Foggia – ha dichiarato Landella – e oggi intendo dimostrarlo ulteriormente rimettendo il mio mandato di sindaco per consentire a tutte le forze politiche di essere compiutamente consapevoli della loro responsabilità di aver cura delle urgenze e delle speranze della nostra comunità”.
Le dimissioni del primo cittadino seguono quelle del consigliere comunale di maggioranza Consalvo Di Pasqua, presentate sempre nella giornata di oggi. Una decisione – ha spiegato il consigliere – maturata quando è arrivata la commissione di accesso.
Il 9 marzo scorso, infatti, una commissione inviata dal Viminale si è insediata nel Comune di Foggia per verificare eventuali infiltrazioni della criminalità nell’attività amministrativa.