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La casta si allunga la vita: il consiglio regionale proroga il mandato di 6 mesi in caso di dimissioni di Emiliano. Interventi in bilancio, ok alla centrale operativa del 118 nella Bat

È terminata ieri, in tarda serata, dopo una maratona durata due giorni, la discussione in consiglio regionale sul bilancio di previsione annuale e pluriennale e sui 103 emendamenti presentati dalle forze politiche. Documenti programmatici licenziati con il voto favorevole della maggioranza di centrosinistra. Appostate risorse per 15 milioni di euro per contrastare il fenomeno delle liste d’attesa, che si aggiungono ai 15 milioni stanziati nella legge regionale di assestamento e di variazione al bilancio di previsione 2022. Altri 15 milioni di euro andranno al potenziamento del trasporto pubblico locale. Diversi gli interventi approvati che avranno ricadute nel territorio della provincia di Barletta-Andria-Trani. Consiglieri regionali della Bat compatti sul voto a favore dell’emendamento presentato da Ventola e Tupputi relativo all’istituzione della centrale operativa del 118 con sede nel territorio di competenza della Asl Bt, pur con il parere contrario del governo regionale. “Un’istituzione che era stata già prevista ben due anni fa e votata proprio nella sessione di Bilancio del 2020, ma che non è stata mai attuata dalla Regione perché l’iter era stato interrotto da un’impugnativa del governo, alla quale è seguita una sentenza favorevole della Corte Costituzionale. Via libera, annuncia Caracciolo, all’istituzione di una scuola di formazione professionale per la protezione civile (con sede nella provincia di Barletta-Andria-Trani). Soddisfazione espressa dal capogruppo del PD anche per il contributo fitto casa per complessivi 5 milioni e mezzo di euro destinato ai 10 comuni della Bat. Grazia di Bari promuove la costituzione della Fondazione Festival Castel dei Mondi di Andria” con uno stanziamento di 150mila euro. Esulta anche il consigliere Lanotte per il contributo della Regione all’organizzazione del carnevale biscegliese. 300mila euro è invece la dotazione finanziaria inserita in bilancio per la valorizzazione del Pulo di Molfetta. Provvedimenti di più ampio respiro hanno trovato la convergenza anche delle opposizioni. Fratelli d’Italia ha votato a favore del finanziamento che porta da 1 a 5 milioni la dotazione del fondo per l’autismo. Approvato l’incentivo una tantum pari a 4.700 euro per ogni assunzione effettuata a seguito della procedura di stabilizzazione, da parte dei Comuni pugliesi, dei lavoratori socialmente utili. Sono esentati dal pagamento dell’IMU, invece, gli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dell’ARCA destinati ad abitazione principale. Tra le novità anche la ricetta medica dematerializzata. La Puglia garantirà ai medici la possibilità di trasmettere a mezzo posta elettronica o via sms i dati della ricetta ai propri assistiti che, dietro presentazione della tessera sanitaria, potranno ritirare il farmaco prescritto. Polemiche in aula sulla norma che il consiglio regionale ha approvato con voto a scrutinio segreto per allungarsi il mandato di almeno sei mesi in caso di dimissioni del presidente Emiliano, eventualità tutt’altro che remota se il Governatore dovesse accettare di candidarsi alle elezioni europee del 2024. Dopo un eventuale passo indietro di Emiliano, il consiglio rimarrebbe in carica per almeno sei mesi con la reggenza del vicepresidente Piemontese. Sul provvedimento la maggioranza si è spaccata: il M5s ha votato contro mentre le opposizioni, silenti, hanno avallato l’operazione ad eccezione di Amati che l’ha definita l’ennesima legge a favore della casta. Secondo indiscrezioni potrebbe trattarsi di una norma anti-Decaro, candidato in pectore alla successione di Emiliano. In caso di dimissioni del Governatore, nel 2024 si andrebbe al voto non solo per le comunali di Bari e per le Europee ma anche per le Regionali. Un election day che la norma dovrebbe scongiurare costringendo Decaro ad attendere sei mesi di reggenza prima del rinnovo del consiglio regionale, e dunque a presentarsi come candidato quando non sarà più sindaco di Bari, ruolo che gli avrebbe certamente garantito maggiore forza e visibilità in campagna elettorale.

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