14 voti contrari, 10 a favore, nessun astenuto. E’ questo l’esito della votazione nominale con cui il Consiglio Comunale di Molfetta, nella seduta monotematica di ieri pomeriggio durata 4 ore, ha respinto la mozione di sfiducia avanzata dalle forze di opposizione nei confronti del sindaco Tommaso Minervini. Richiesta, com’è noto, avanzata a seguito ai procedimenti giudiziari che hanno portato alla sospensione per un anno del primo cittadino da parte del Prefetto di Bari, in conformità alla decisione del Tribunale del Riesame che ha imposto l’allontanamento temporaneo di Minervini dagli uffici comunali.
Confermata la fiducia al sindaco, come peraltro si prevedeva alla vigilia, ratificata dal voto compatto dei 13 consiglieri di maggioranza, a cui si è sommato anche quello del presidente della massima assise cittadina, Robert Amato.
Il governo di Palazzo Giovene prosegue dunque senza modifiche. Nicola Piergiovanni continuerà ad esercitare le funzioni di sindaco, come recita la normativa in caso di sospensione temporanea del primo cittadino. La scadenza della sospensione di Tommaso Minervini è fissata al 3 luglio 2026, a meno di improbabili dimissioni dello stesso. Alla volontà della maggioranza espressa nell’Aula Carnicella di continuare il percorso intrapreso 3 anni fa hanno fatto da contraltare le critiche dell’opposizione sulla gestione politica e amministrativa in questo momento, che hanno paventato la “cappa di immobilismo”, parlando anche di “disastro amministrativo” e “stagione politica giunta al capolinea” . Contestualmente alla massima assise, nella sottostante piazza Municipio si è tenuto un presidio di protesta con la presenza di poco più di un centinaio di persone, promosso dai partiti di centrosinistra affiancati dal Movimento 5 Stelle e da altre associazioni del territorio, che hanno chiesto il disimpegno immediato del sindaco sospeso.
