Non è solo inopportuna politicamente la nomina ad Amministratore unico della Multiservice di Andria di Antonio Griner, committente elettorale del candidato alla Camera per il centrosinistra Sabino Zinni, a sua volta dominus di una delle forze politiche che sostiene la maggioranza di Giovanna Bruno. La designazione, non gradita anche a parte della maggioranza di centrosinistra, potrebbe non riscontrare le richieste del bando che l’amministrazione di Andria ha voluto pubblicare per individuare il profilo migliore per la gestione della Multiservice, la società in house del comune di Andria. Il legame con una specifica parte politica non fa corrispondere la figura di Griner al criterio di indipendenza richiesto dal bando secondo quanto affermato nel corso di una conferenza stampa tenuta dai consiglieri di centrodestra Barchetta, Fracchiolla e Grumo, che hanno fatto anche notare come il curriculum viatae del commercialista Antonio Griner non evidenzi altri requisiti richiesti dal bando: non sarebbero provate le attività di direzione manageriale tecnico amministrativa e ingegneristico gestionali di almeno cinque anni. L’attività di curatore inoltre, non corrisponderebbe ad una vera e propria gestione aziendale. Manca del tutto l’attività di gestione di aziende in bonis. E ancora: non si evincono con oggettività i risultati aziendali raggiunti ma sono riportate solo dichiarazioni di Griner che afferma di aver amministrato con successo tali aziende. Insomma per i consiglieri di centrodestra ci sono tutti gli elementi per chiedere che l’ufficio partecipate, diretto dalla dottoressa Cialdella, e il responsabile unico del procedimento dottor De Nigris, formulino un’istruttoria accurata delle domande presentate. Lo chiede il centrodestra attraverso una interpellanza urgente che dovrà essere discussa in consiglio comunale. In quella occasione potrebbe emergere concretamente anche il dissenso di parte consistente della maggioranza sul nome di Griner ritenuto l’ennesimo uomo del cerchio magico di Giovanna Bruno. La situazione della Multiservice di Andria resta intanto delicata: nei primi sei mesi del 2022 si registrerebbero consistenti perdite economiche. E mentre il remunerativo servizio parcheggi dovrebbe entrare a far parte delle competenze della società in house, l’assorbimento dei 13 dipendenti della Publiparking resta ancora in bilico: su questo punto c’è stata la rottura con l’ex amministratore unico Infante che si è dimesso a luglio e sarebbe anche il motivo del forfait dato da Mario D’Amelio il cui importante curriculum lo aveva posto come prima scelta per la Multiservice. La rinuncia è arrivata pochi giorni dopo la nomina. Non un buon segnale sulle possibilità di gestione della municipalizzata.
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