Politica

Politica, movimento Io Canosa: “Noi querelati per diffamazione dalla maggioranza per aver fatto delle domande”

«Querelati per diffamazione da sindaco e grande parte dei consiglieri comunali della maggioranza per alcuni temi sollevati dal nostro gruppo e posti alla loro attenzione». E’ questo il contenuto della conferenza stampa tenuta a Canosa di Puglia dal gruppo d’opposizione “Io Canosa”, alla presenza del presidente Andrea Silvestri, componenti della segreteria e del segretario cittadino collegato da remoto Giuseppe Tomaselli. I temi oggetto della querela per diffamazione sono stati elaborati da “Io Canosa” nel corso dell’ultimo congresso del movimento politico il 18 novembre scorso e riassunti in dieci domande presentate alla stampa. Quesiti ai quali il movimento si attendeva una risposta politica dalla maggioranza e non di tipo giudiziario. In sintesi, si parte con il concorso per dirigente comunale di circa un anno fa, quando il consigliere comunale Tomaselli consegnò in busta chiusa il nome del vincitore ancor prima dell’esito, e il successivo intervento in merito da parte dell’Autorità Anticorruzione sul possibile conflitto di interessi per alcuni componenti della commissione esaminatrice che avrebbero avuto legami di frequentazione con uno dei candidati: “Io Canosa” chiede se tutto questo sia vero. E poi ancora se è vero che il RUP della gara per l’affidamento di Palazzo dei Carmelitani fosse una candidata alle precedenti elezioni amministrative nella lista Fratelli d’Italia. Se è vero che la gestione dell’asilo comunale sia stata affidata ad una cooperativa la cui vice presidente sarebbe la moglie del consigliere comunale e regionale Francesco Ventola. Infine “Io Canosa” chiede all’amministrazione se è vero che il sindaco Malcangio, il presidente del consiglio comunale Mataresse, la vice presidente Lacidogna, il consigliere Ventola ed altri cinque soggetti sarebbero indagati per associazione per delinquere e corruzione elettorale.

Silvestri e la segreteria di “Io Canosa” hanno sottolineato che non sarebbe in dubbio la legittimità degli atti amministrativi richiamati nei dieci quesiti, mentre ci si interroga sulla moralità e l’etica da parte della politica.

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