L’assessore all’Ambiente del Comune di Barletta, Annamaria Riefolo, ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico in giunta. La decisione è maturata dopo i contrasti emersi con il sindaco Cannito sulla destinazione da assegnare all’area ex Eni di via Cafiero, ai piedi del castello, dove ieri è iniziata l’eradicazione di numerosi alberi ad alto fusto poi bloccata dall’intervento della polizia locale. Il primo cittadino resta fermo dell’idea che la soluzione migliore sia trasformarla in un parcheggio da 200 posti auto per decongestionare il traffico del centro storico. Una proposta avversata da associazioni ambientaliste e una larga parte delle opposizioni, che invece in quell’area vorrebbero vedere realizzato un parco pubblico attrezzato. Una soluzione, il parcheggio su un terreno di 17mila metri quadri, che non piaceva anche all’ormai ex assessore Riefolo che ha più volte proposto di aprire alla città il confronto sul futuro dell’area ex Eni. Nel comunicato in cui spiega le ragioni delle sue dimissioni, Riefolo scrive di difficoltà riscontrate nell’esercizio del suo mandato ormai insuperabili e di scontri frequenti con alcuni componenti della maggioranza su temi rispetto ai quali non intende negoziare le sue personali posizioni, dettate da princìpi che da sempre hanno animato prima il suo operato da volontaria e poi da assessore. Riefolo accusa l’amministrazione di scarso coraggio sui temi della salvaguardia ambientale e della salute pubblica. Non solo la gestione dell’area ex Eni a far traboccare il vaso ma anche la scelta di relegare a mero atto di gestione, quindi di competenza dirigenziale, la decisione di consentire la monetizzazione degli standard urbanistici, rinunciando a fornire un preciso indirizzo politico, quello di chiedere e pretendere spazi pubblici destinati a verde per la città. Annamaria Riefolo, volontaria di Legambiente, era stata indicata in giunta dalla lista “Cannito Sindaco” proprio per la sua esperienza in tema di criticità ambientali. Per il sindaco Cannito una tegola che cade proprio nel giorno in cui in consiglio comunale si discutono le linee di mandato della sua amministrazione.
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