Contrastare la povertà sanitaria si può e si deve anche e soprattutto in una provincia, come quella della Bat, in cui vivono circa 5mila persone vulnerabili dal punto di vista socioeconomico. E’ il chiaro messaggio lanciato questa mattina al Polo Universitario del “Dimiccoli” di Barletta in occasione della presentazione delle attività avviate dall’ASL del territorio in merito al Programma Nazionale Equità nella Salute. Oltre alla direttrice generale dell’Asl BT Tiziana Dimatteo, all’incontro ha preso parte il responsabile dell’attuazione del PNES per Domenico Spinazzola, il viceprefetto Ilenia Piazzolla e il direttore sanitario dell’Asl BT Sandro Scelzi.
Nelle Bat sono già attivi sei ambulatori di prossimità relativi ad odontoiatria, cardiologia, neurologia, dermatologia e due medicina interna, oltre alla farmacia territoriale, ma a breve i servizi per i cittadini meno abbienti saranno ulteriormente rafforzati.
Avranno accesso al servizio, tra gli altri, i cittadini con certificazione ISEE inferiore ai 10mila euro, in possesso del codice Straniero Temporaneamente Presente e con dichiarazione dei Servizi Sociali dei comuni di residenza attestante la situazione di indigenza.