Considera la visita a Castel del Monte un momento di formazione sportiva. Eppure nel mondo dello sport sono aspetti che paiono totalmente marginali. È questa una delle peculiarità che fa di Filippo Galli uno di quei pochi ex calciatori che vale la pena di stere ad ascoltare.
Difensore elegante ma soprattutto calciatore prima, allenatore poi, dirigente sportivo infine sempre attento ad arricchirsi dal punto di vista culturale, Filippo Galli ha fatto parte del Milan degli invincibili e nella sua bacheca di sono ben tre coppe dei campioni (tra tanti trofei): sicuramente determinante per quella di Atene 1994 quando per le assenze di Baresi e Costacurta fu scelto per sfidare il Barcellona di Cruijff che già sentiva suo il trofeo per club più prestigioso. Finì invece 4 a 0 per i rossoneri e Galli passò dalla storia alla leggenda insieme a quel gruppo di calciatori.
Oggi si dedica molto al mondo del calcio giovanile e nell’incontro con il Milan club di Andria, con l’aiuto del giornalista sportivo Peppino Ernesto, ha presentato il suo libro dal titolo “il mio calcio eretico” dedicato proprio a questo tema.
L’incontro, riservato ai sostenitori del club e tenuto nei giardini della struttura I Larici ai piedi di Castel del Monte è stato preceduto dalla visita al maniero federiciano: all’ombra delle torri ottagonali tanti tifosi rossoneri hanno potuto abbracciare la coppa dei campioni del 2007 anche quella vinta ad Atene quando la sorte volle dare la possibilità al Milan di Ancelotti di vendicare, sportivamente parlando, l’increbidile beffa subita due anni prima dal Liverpool