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Incendio all’ex mattatoio di Barletta, disposti i divieti di raccolta e consumo di prodotti agricoli. Il Comune intima la messa in sicurezza al Demanio

Nel raggio di 500 metri non sarà possibile al momento raccogliere e consumare prodotti agricoli. E’ la decisione arrivata ieri pomeriggio da parte del Sindaco di Barletta Cosimo Cannito a seguito dell’incendio che domenica scorsa ha mandato in fumo rifiuti di ogni genere su di un’area di circa 2500 metri quadri all’interno dell’ex mattatoio. Una ordinanza sindacale a carattere precauzionale completata da un altro provvedimento diretto al Demanio dello Stato, proprietario del suolo, affinchè si provveda immediatamente alla messa in sicurezza dell’area attraverso la copertura dei rifiuti parzialmente bruciati con teli impermeabili. Per questa operazione sarà comunque necessaria l’autorizzazione dei giudici della procura di Trani visto che l’area è sottoposto a sequestro. Ironia della sorte in quella struttura è prevista la realizzazione della nuova sede provinciale dei vigili del fuoco. Un’area del demanio, concessa dal Comune di Barletta, ma in completo stato di abbandono e divenuta una discarica a cielo aperto.

Al momento il provvedimento di divieto di raccogliere e consumare prodotti agricoli nel raggio di 500 metri è solo in direzione Andria anche perché la nube nera, domenica pomeriggio, è stata sospinta dal vento verso la città federiciana. Si attendono però riscontri anche dall’ARPA Puglia che ha effettuato molteplici campionamenti per verificare le concentrazioni inquinanti nell’aria e le ricadute sul terreno.  Al vaglio delle forze dell’ordine ci sarebbero in particolare le immagini girate da alcune telecamere di videosorveglianza della zona e soprattutto delle fototrappole installate da alcuni giorni dal Comune di Barletta per beccare proprio chi sversava rifiuti in quell’area.

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