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CronacaSenza categoria

Morte fratellini a Manfredonia, nell’inchiesta c’è un indagato per omessa custodia dei luoghi

C’è un indagato nell’inchiesta per omicidio colposo aperta dalla Procura di Foggia per la morte dei due fratellini di sette e sei anni, Daniel e Stefan, deceduti nel vascone irriguo a pochi metri dal podere in cui vivevano con la famiglia tra Manfredonia e Zapponeta. Il proprietario dell’azienda agricola è accusato – spiegano dalla procura di Foggia – di omessa custodia e vigilanza dei luoghi dai quali si accede allo specchio d’acqua. In sostanza, è la tesi del pm, non avrebbe vigilato sullo stato della proprietà e della recinzione del vascone. Intorno al bacino artificiale, infatti, vi è una recinzione ma in un punto vi sarebbe un buco. Proprio dal quel foro, stando alla ricostruzione, potrebbero essere passati i due fratellini per fare il bagno nel vascone alla ricerca, è ipotizzabile, di un po’ di refrigerio, viste le temperature elevate che in questi giorni si registrano in provincia di Foggia.

La Procura non ha ritenuto necessario disporre l’autopsia sui due corpi poiché gli accertamenti medico legali non fornivano elementi idonei per formulare ipotesi diverse dall’annegamento. Secondo la ricostruzione effettuata dagli investigatori, ‘l’area dove insiste la vasca di raccolta acqua posizionata a circa venti metri dall’abitazione, seppur recintata, in più punti presentava aperture che consentivano un facile accesso’. Ancora in corso le attività per ricostruire esattamente cosa sia accaduto e l’accertamento di eventuali responsabilità penali. Intanto nel pomeriggio di ieri si sono svolti i funerali dei due piccoli nella Cattedrale di Manfredonia, dove l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Gianni Rotice, ha indetto il lutto cittadino.

Esequie di cui si è fatta carico la Caritas diocesana, mentre i servizi sociali del comune, insieme all’Asl e al consultorio, stanno seguendo la famiglia sotto il profilo psicologico. La cerimonia funebre presieduta dal Vescovo di Manfredonia Padre Franco Moscone, ha visto il rito cattolico e nella parte finale quello ortodosso. L’inizio è avvenuto con un po’ di ritardo rispetto all’orario prestabilito delle 16, per un malore della mamma dei bambini, che, in chiesa, era sorretta dai familiari, tra cui il marito e padre dei piccoli, anche lui sconvolto dal dolore. Si è reso necessario l’intervento dei sanitari del 118, che si sono presi cura della donna. La famiglia ha altri due figli, una bimba di otto anni ed un neonato di quasi due mesi.

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