Nome: Vittorio. Cognome: Antonino. Professione: portiere. Specialità della casa: compiere prodezze. Come quelle che hanno regalato al Manfredonia un punto prezioso in chiave salvezza nell’ultimo appuntamento agonistico del 2024. Un pari che vale molto di più del semplice punto aggiunto al proprio totalizzatore. Vale tantissimo soprattutto a livello di autostima, l’1-1 del “Miramare” contro il superlativo Martina degli ultimi due mesi. Vale tanto perché ottenuto contro una squadra che aveva vinto le precedenti dodici partite ufficiali tra campionato di Serie D e Coppa Italia di categoria, è in lotta per la vittoria finale del girone H ed è in semifinale della competizione tricolore. La classifica dei sipontini, al momento del transito al giro di boa, resta complicata, inutile nasconderlo. C’è tutto il girone di ritorno a disposizione, tuttavia, per porre rimedio ad una prima parte di stagione complessivamente inferiore alle aspettative e centrare la conferma della categoria nazionale.
Antonino è tornato a difendere la porta del Manfredonia un mese fa, dopo la breve parentesi ad inizio della passata stagione. Ha cominciato questa stagione, invece, alla Virtus Francavilla.
Antonino è tornato al “Miramare” per contribuire alla salvezza del Manfredonia. E l’inizio è sicuramente stato promettente ed incoraggiante. La prima del nuovo anno – scherzi del calendario – sarà proprio contro il suo recentissimo passato: Manfredonia contro Virtus Francavilla, di fronte domenica 5 gennaio al “Miramare”. Una cosa è certa: per centrare la permenanza, con o senza playout, il collettivo di Franco Cinque deve fare molti più punti dei 13 collezionati nel tormentato girone d’andata. A partire proprio dal complicatissimo derby contro la ex squadra di Antonino, che intanto ha scelto l’ex Altamura, Antonio Rogazzo, per sostuire in panchina Ciro Ginestra.