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O famo Stano: Massimo oro olimpico nella 20 km di marcia a Sapporo

O famo Stano. Le Olimpiadi parlano ancora pugliese. Merito di Massimo, 29 anni, nato a Grumo Appula, cresciuto a Palo del Colle e salito sul tetto del mondo conquistando la medaglia d’oro nella 20 km di marcia nell’afa di Sapporo. Terzo a metà gara alle spalle del cinese Wang e dell’indiano Kumar, il marciatore delle Fiamme Oro si è imposto progressivamente sugli avversari staccando visibilmente Ikeda negli ultimi 4 minuti fino quasi al traguardo, staccato con il tempo di 1 ora, 21 minuti e 5 secondi. Settimo oro azzurro a Tokyo 2020, il terzo che arriva dall’atletica, il secondo made in Puglia dopo quello conquistato da Vito Dell’Aquila nel taekwondo.


Quella di Stano è la vittoria di un outsider, che a Tokyo si era presentato vantando il diciannovesimo posto nei campionati mondiali di specialità nel 2015 e il quattordicesimo nel 2019. Seguito da Giovanni Zaccheo nella Fiamma Olimpia Palo, cresciuto sportivamente a Molfetta con l’Aden Exprivia, Stano nel suo curriculum aveva sin qui il quarto posto nella gara dei dei 20 km agli Europei under 23 di Tampere del 2013, tramutato in bronzo per la squalifica del russo Bogatyrev, il titolo italinao sui 20 km, il terzo posto nei Mondiali a squadre, l’argento europeo a squadre a Berlino e un nuovo primato italiano nel giugno 2019 con un’ora, 17 minuti e 45 secondi a La Coruna. Ha condiviso il trionfo in Giappone con Francesco Fortunato: ha stemperato la tensione filmandosi con il collega delle Fiamme Gialle su Instagram nel pregara.


“La dimostrazione che i risultati non vengono mai per caso – ha commentato Angelo Giliberto, presidente del Coni regionale – Una bella soddisfazione di una Puglia che lavora e lavora bene con tanti sacrifici. Tokyo 2020 rappresenta per Stano il riscatto per anni di sofferenze e sacrifici, come quelli imposti dalla microfrattura alla tibia destra nella primavera del 2015 e a quella sinistra nel 2016, che lo avevano portato a cambiare rotta, passando da Sesto San Giovanni agli allenamenti con Patrizio Parcesepe a Castelporziano, in provincia di Roma. Su Instagram si definisce “corridore e padre di Sophie”. Proprio alla sua bimba di 5 mesi e mezzo, avuta da sua moglie Fatima Lofti, ex siepista di origine marocchine e cresciuta a Varese sposata nel 2016, ha dedicato la vittoria di Sapporo: festeggiata con il pollice in bocca, il gesto del ciuccio per i bebè. E già, l’ha fatto Stano.

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