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Bari, cambiare rotta nel 2024: Marino cerca più gol per avvicinare la zona playoff

Cambiare marcia. Questa la richiesta del Bari al 2024. L’anno solare e il girone di andata dei biancorossi di Pasquale Marino si sono chiusi con una sola vittoria nelle ultime sette partite giocate ma anche con segnali di crescita sul piano del gioco e dell’intesa tecnica. Quel feeling che nella stagione 2022/23 era scoccato sin dai primi passi sul campo e che invece quest’anno è stato per lungo tempo il grande assente. Il risultato è nella posizione di metà classifica oggi in forza a Di Cesare e compagni, distanti cinque punti dai confini della zona playoff e con tre lunghezze di vantaggio sui playout.
Mettendo a confronto il rendimento dei biancorossi durante la gestione Mignani e quello nella gestione Marino, si scopre che il cambio di passo non è ancora stato quello richiesto. Nei primi nove incontri con Mignani in panchina in campionato, la squadra era affetta da pareggite acuta: ben 7 i segni X a fronte della vittoria in trasferta a Cremona e del ko nel turno infrasettimanale sul campo del Parma. Quella squadra segnava e incassava poco meno di un gol a partita, 8, ma segnava altrettanto. 10 i punti totalizzati, per una media di 1.11 per partita. Con l’arrivo di Marino l’organico ha esplorato il 3-5-2 prima di tornare al 4-3-3. Il Bari ha imparato a vincere di più, con tre successi in 10 partite, ma ha anche conosciuto tre volte l’amarezza della sconfitta, con quattro pareggi. Il miglioramento nell’area avversaria non c’è stato, con 10 gol in 10 partite, mentre lì dietro il Bari ha concesso qualcosina in più, con 12 centri al passivo, score su cui incidono i sei gol presi in due partite da FeralpiSalò e Venezia ma che non ha comunque impedito a Brenno e soci di far parte del podio delle difese meno battute del torneo.
Numeri che aiutano a decifrare i margini di crescita che il Bari dovrà percorrere nel girone di ritorno per agganciare il treno playoff, obiettivo fissato a inizio stagione dalla dirigenza. Inevitabile che il calciomercato punti su almeno un centravanti (due se dovesse arrivare anche la scommessa Fumagalli dal Giana Erminio) e su almeno un esterno di fantasia che sappia supplire al rendimento insufficiente assicurato sin qui dalla batteria a disposizione, Aramu su tutti. La priorità è segnare con maggiore continuità: l’anno scorso di questi tempi il Bari era a quota 30 gol fatti, 12 in più. A Marino e al mese di gennaio la capacità di trovare la giusta chiave per essere più pericolosi.

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