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Bari, è tempo di pianificare il futuro: nuovi contratti per Polito e Mignani?

Una settimana con il pallone lontano dal campo. Al Bari 2021/22 non accadeva praticamente da Ferragosto. Di lì il gruppo di Michele Mignani aveva attaccato la spina per non staccarla praticamente mai più fino al 7 maggio, data del 3-3 in Supercoppa a Modena. 41 partite ufficiali in 259 giorni, che diventano 229 se consideriamo la pausa forzata dal Covid di gennaio. In media una partita ogni cinque giorni e mezzo. Un tour de force che ha visto i biancorossi gestire i momenti di difficoltà – vedi quello di febbraio con i due ko casalinghi in 13 giorni contro Messina e Campobasso – e saper assumere le vesti di guida del gruppo, consapevole del peso che due o tre strappi nei momenti chiave della stagione possono avere. E’ stato il caso del filotto di risultati utili consecutivi – 9 – in avvio, dell’allungo tra metà novembre e Natale e dell’accelerazione dal derby di Foggia fino al pomeriggio di Latina. Indossando la maglia rosa del campionato e non mollandola fino alla fine. Smaltendo poi le tossine in un finale di stagione non sfavillante, archiviato con quattro gare di fila senza vittorie tra campionato e Supercoppa, a cui assegnare però un peso specifico limitato: non diverso, per intenderci, da quello di un brutto caffè al termine di un pasto sontuoso. Il rompete le righe è scattato in settimana con un pranzo di famiglia. Quella famiglia biancorossa destinata a perdere dei pezzi e accoglierne di nuovi in estate. Con due certezze anche nella B che verrà: Ciro Polito e Michele Mignani.

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