Dieci giorni di silenzio, riflessioni e passi nella penombra per studiare la ripartenza. Il Bari sta lentamente mettendo alle spalle un’annata deludente, conclusa tra il quarto posto, l’eliminazione dai playoff dopo lo scialbo pareggio contro la Feralpisalò e la consapevolezza che per ripartire e farlo in maniera convincente il lavoro da fare sarà enorme. La piazza attende segnali dal presidente Luigi De Laurentiis, ma la rottura del silenzio, a quanto emerge da strada Torrebella, dovrebbe coincidere con l’ingaggio del nuovo direttore sportivo. Una trama che vede un protagonista principale, Ciro Polito, e altri attori in gara che rappresentano potenziali antagonisti e possibili alternative: nella prima casella rientra l’Ascoli, proprio il club marchigiano con cui il direttore ha trovato negli scorsi giorni l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con effetto immediato. Senza che però questo significasse un’automatica divisione delle strade. Il patron bianconero Massimo Pulcinelli e lo stesso Polito non avevano escluso un nuovo incontro per ribadire l’addio o valutare l’avvio di una nuova avventura sportiva insieme, basata su presupposti diversi. Meeting che non è maturato fino alla serata di venerdì. La deadline pattuita tra le parti è domenica sera e in caso di fumata grigia il Bari renderà ancora più solidi gli approcci di questi giorni con il dirigente campano. In caso di ulteriori (ma al momento poco probabili) complicazioni invece il Bari non attenderà oltre e tornerebbe su Simone Giacchetta, ds dell’Albinoleffe volato in semifinale playoff dopo aver eliminato il Catanzaro. L’obiettivo della società è di concludere l’accordo tra lunedì e martedì, per poi procedere con i passi successivi. Scelta dell’allenatore e sfoltimento dell’organico. Compito non semplice, con un parco giocatori che va verso l’ennesima rivoluzione e che complici i 27 tesserati in organico e i tanti ingaggi superiori ai 100mila euro a stagione assume le sembianze di un roveto, con tante spine da eliminare. Ultima incognita è la sede del ritiro: a Cascia, sede scelta dal Bari per la scorsa estate, dal 17 luglio ci sarà proprio l’Ascoli. Si cambierà, allora. Castel di Sangro e Norcia sono le mete già sondate nelle scorse settimane dalla dirigenza ma nelle ultime ore si valuta anche la possibilità di tornare in Trentino, non troppo distante dal lago di Garda, dove si è consumata l’ultima trasferta ( a Salò) di una stagione 2020/21 da archiviare in fretta.
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