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Bari, Simeri e Marras confermano l’importanza della panchina deluxe

Agatha Christie insegna che per fare una prova ci vogliono 3 indizi. Il Bari, che a Catania vince ancora grazie agli ingressi dalla panchina, di indizi ne ha messi in fila 2, che secondo la scrittrice britannica costituirebbero soltanto una coincidenza. Sarà forse vero, ma quello che è certo è che, se nelle ultime due trasferte i biancorossi hanno fatto bottino pieno, il merito è soprattutto delle cosiddette riserve. Conquistarsi un posto da titolare in questo Bari è ardua impresa, ma ciò che è davvero importante è saper incidere a gara in corso. Lo ha capito perfettamente Simone Simeri, massima espressione del concetto di panchina che diventa determinante: l’uomo copertina è ancora una volta il numero 9, lui che, titolare solo 1 volta su 4, è attualmente capocannoniere dei pugliesi, nonché il giocatore che ha regalato al Bari di Mignani 4 dei 10 punti finora conquistati.

Non solo Simeri però: a Catania l’attaccante è stato servito splendidamente da Marras, anche lui subentrato. Così come a Potenza, contro il Picerno, l’assist vincente fu di Mallamo, mandato in campo proprio insieme a Simeri e decisivo dopo appena 60 secondi. Tutta gente che, probabilmente, sarebbe titolare inamovibile in qualunque altra squadra di Serie C e che, invece, nella squadra di Mignani deve sudare per scalare le gerarchie a suon di gol e prestazioni.
Nel Bari che infila la terza vittoria consecutiva, fatto che non accadeva dal dicembre 2020, la sensazione è quella di essere al cospetto di una squadra di livello assoluto il cui più grande avversario sarà, verosimilmente, la capacità del mister di gestire un gruppo in cui tutti hanno voglia e, a conti fatti meriterebbero, una maglia da titolare.

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