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Bari, un poker in discussione: da Aramu ad Acampora, 180 minuti per rimettersi al centro del progetto

“In estate abbiamo commesso qualche errore ma a gennaio aggrediremo il mercato”. Le parole di Luigi De Laurentiis, presidente del Bari, in occasione dello scambio di auguri natalizi con la stampa dello scorso martedì sembrano incarnare lo spirito che accompagnerà il club biancorosso al mercato di gennaio. Un mercato di rivoluzione, più che di riparazione, stando ad analizzare il rendimento offerto sin qui dalla squadra – undicesima con 21 punti, a -6 dai playoff e +4 sui playout e attesa dalla doppia sfida in tre giorni con Cosenza e Sampdoria – e la possibilità che anche qualcuno tra gli innesti arrivati nel capoluogo pugliese non più di quattro mesi fa possa già salutare la barca condotta da Pasquale Marino.


Un discorso che riguarda in particolare un poker di calciatori: lo guida Gennaro Acampora, il più impiegato del gruppo. Arrivato in prestito dal Benevento negli ultimi minuti della sessione estiva di calciomercato, è sceso in campo 12 volte, 10 da titolare, si è disimpegnato anche davanti alla difesa quando il ginocchio di Maiello ha fatto crack. Nel complesso, però, non ha mai convinto tanto da portare lo stesso Marino a farlo sedere in panchina venerdì scorso nel ko di La Spezia. Una dozzina è anche il numero di partite giocate con la maglia del Bari da Mattia Aramu. Arrivato a Bari a inizio settembre in prestito dal Genoa con le credenziali di top player della categoria, doveva sostituire nei piani la leadership tecnica dell’infortunato Menez ma sin qui ha solo alimentato rimpianti. Al momento è un equivoco tattico: non ha convinto da seconda punta, da trequartista e da esterno d’attacco, mettendo all’attivo un solo assist – per Nasti a Parma – e inanellando insufficienze in serie in pagella.


Discorso diverso per Davide Diaw, oggi ai box dopo l’intervento chirurgico alla schiena al quale è stato sottoposto il 12 dicembre a Milano. Ne avrà per almeno un altro mese, così chiuderà il fatturato del girone di andata con due reti e sei presenze da titolare: troppo poco per chi, come il 31enne arrivato in prestito dal Monza, doveva prendere il posto sul campo e nei cuori della tifoseria biancorossa di Walid Cheddira, autore nella scorsa stagione di 17 reti in campionato. Non a caso, un centravanti – insieme a un play di centrocampo – è la priorità di mercato del Bari a gennaio. Probabilmente arriverà anche un altro terzino sinistro. Gianluca Frabotta, arrivato in prestito dalla Juve e in campo appena sei volte, non scende in campo dal 29 ottobre, quando fu sostituito dopo un pessimo primo tempo a Brescia. Fuori dai piani tecnici, poco coinvolto nel progetto Bari, il suo tempo in Puglia sembra già finito. Tutta un’altra vicenda quella che riguarda Malcolm Edjouma: il centrocampista francese arrivato a titolo temporaneo con diritto di riscatto – che diventa obbligo al 70% delle presenze – dalla Steaua Bucarest è stato ripescato dalla naftalina da Marino nelle ultime tre partite con Lecco, Sudtirol e Spezia dopo due mesi abbondanti senza mai mettere piede in campo. Con il Cosenza potrebbe anche ritrovare la maglia da titolare ma resta comunque sotto esame pur non essendo la sua permanenza a Bari in discussione. Cinque nomi, cinque storie, un solo imperativo: cambiare rotta, altrimenti per qualcuno di loro la possibilità di cambiare aria già a gennaio potrebbe diventare realtà.

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