Fiducia crescente: è quella che si respira intorno al Barletta sul tema passaggio di quote in società. Ad alimentarla un incontro che ha messo al tavolo nella serata di martedì il presidente Mario Dimiccoli e la cordata di imprenditori locali intenzionata ad acquisire la società, rappresentata da Vincenzo Bellino, già in società in qualità di investitore e sostenitore attivo negli anni dell’Eccellenza. A sostenere il nuovo progetto societario ci sarebbero anche altri volti che hanno fatto parte del Barletta in tempi recenti, come il vicepresidente Francesco Divittorio, unico a dissociarsi con una comunicazione ufficiale dal silenzio stampa fissato dal club fino al prossimo 30 giugno. A spalleggiare la cordata ci sarebbero anche altri nomi noti in città sul piano commerciale. Messe da parte le piste campane e baresi, è quella locale l’unica trattativa reale riguardante il futuro del Barletta Calcio.
Le parti si riaggiorneranno all’inizio della prossima settimana ma la sensazione è che ci siano da appianare soltanto dei dettagli, importanti anche per fissare il budget necessario per una stagione in cui l’imperativo sarà quello di alzare l’asticella e provare ad andare oltre i risultati dell’annata sportiva 2022/23, chiusa dal Barletta con un sorprendente quarto posto al ritorno in Serie D, frutto di 64 punti ottenuti in 34 partite con 17 vittorie, 13 pareggi e 4 sconfitte, e con il ko nella semifinale playoff di Nardò. Logico che intanto si facciano già nomi sul capitolo allenatore, con l’addio con Francesco Farina dopo tre anni che diventa una possibilità sempre più concreta, e per la casella del direttore sportivo, con quello di Danilo Pagni che è un profilo in corso di valutazione. Sullo sfondo cè una piazza in fibrillazione, che spera che la prossima annata possa essere quella buona per provare a raggiungere la dimensione del professionismo, assente dalla stagione 2014-2015.