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Cerignola ammazzagrandi al “Monterisi”. Pazienza: “Grazie al diesse e ai miei ragazzi”

Non è ancora il momento dei bilanci definitivi, quando mancano sei partite da giocare. È già il momento dei ringraziamenti, però, secondo Michele Pazienza, il tecnico del Cerignola.

Quaranta punti in ventotto partite: dieci vinte, altrettante pareggiate, otto perse. Pazienza e i suoi compagni di avventura avrebbero probabilmente firmato ad inizio stagione per uno scenario del genere, in questo punto del campionato. Questa, però, è una squadra dal potenziale enorme, che ha fatto il pieno di puntio nelle ultime quattro esibizioni casalinghe. Al “Monterisi”, in questa stagione, hanno perso male Casarano, Picerno e Lavello, tre compagini molto più quotate degli ofantini. Ha perso anche il Bitonto. Hanno pareggiato senza segnare Taranto e Fidelis Andria. Delle prime sei della classifica, nessuna ha espugnato il domicilio cerignolano, impresa riuscita nell’attuale serie D solo ad Aversa e Francavilla in Sinni, ma quando i gialloblù non avevano ancora trovato la giusta quadratura del cerchio. Ora viaggiano a ritmo da playoff, nel girone d’andata no.

La salvezza diretta è certificata. La speranza di giocarsela sino al termine per un piazzamento playoff non deve rappresentare un assillo. Pazienza, però, vuole il massimo dai suoi nelle ultime sei partite. La prima è domenica al “Fanuzzi” contro un Brindisi in affanno: i messapici non vincono da quasi due mesi. Poi Gravina in casa, Aversa fuori, Fasano tra le mura amiche, la capolista Taranto allo “Iacovone” e il Nardò al “Monterisi”. Sei punti da rimontare dal quinto posto e cinque rivali da scavalcare. La missione, inutile nasconderlo, è complicatissima, ma non impossibile. Soprattutto per una squadra libera di mente, che ha già fatto il suo in questo campionato complicatissimo.

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