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Chiacchiere da Bari, copertina della 36^ puntata: come complicarsi la vita da soli, parte ennesima

Imprigionato nella sua mediocrità tecnica, tattica e atletica, il Bari si è svegliato dopo il pareggio di Cittadella con un’amara certezza, l’ennesima di una stagione da cancellare il prima possibile. Per salvarsi dovrà sperare di giocare i playout. La permanenza diretta in B è una speranza cancellata dall’1-1 del Tombolato, partita che ha evidenziato ancora una volta i vizi di una squadra che nemmeno l’autogestione tecnica ha migliorato: gol preso al primo affondo – sono cinque nei primi cinque minuti nelle ultime sei partite – incapacità di esibire un rendimento fisico sufficiente per tutta la partita, difficoltà nel fare gol. Non a caso, a Cittadella è stato un marchiano errore avversario a regalare il pareggio di Nasti. La somma dei limiti produce uno spauracchio concreto: la retrocessione in C, che il Bari potrà posticipare – a meno di inattesi crolli di Ternana e Ascoli – solo battendo il Brescia venerdì e segnando un gol in più del rivale nel playout da 180 minuti. A 11 mesi dalla Serie A sfiorata, una prospettiva che nemmeno il più pessimista tra i tifosi avrebbe immaginato. Oggi è realtà, frutto di una somma di grotteschi errori commessi da una società è un’area tecnica che ora si rifugiano nel silenzio a singhiozzo.

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