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Dai bassifondi, alla vetta del girone H: il racconto dei due mesi (e nove giorni) d’oro della Fidelis targata Giuseppe Scaringella

Questa classifica, dalla prima alla quinta giornata, più questa classifica, dal sesto al diciassettesimo turno, uguale: questa classifica del girone H di Serie D, al momento del transito delle protagoniste al giro di boa. In mezzo, due mesi (e nove giorni) di Giuseppe Scaringella da allenatore della Fidelis. Semplicemente strepitosi. Che hanno prodotto un clamoroso ribaltone alla graduatoria dell’Andria, passata dai bassifondi, alla vetta, seppur condivisa con Casarano e Nocerina. Tre punti nelle prime cinque partite per i biancazzurri, quelli della pessima gestione-Danucci, ben trentuno nelle successive dodici gare. Scaringella-bis addirittua meglio della prima esperienza dell’allenatore andriese alla guida della squadra della sua città: totalizzò ventisei punti, sempre in un segmento di dodici gare, nella parte finale dello scorso campionato. Il titolo di Campione d’Inverno solitamente ha un valore effimero. Per questa Fidelis, per come era partito il campionato, è invece molto significativo.

Concentrazione massima sul campo. Occhio sempre rivolto al mercato. Da non escludere in uscita l’opzione Jallow: il rapporto costo dell’ingaggio-minuti giocati non convince. Si proverà a convincere Simone Cecere e il Picerno ad un percorso opposto a quello compiuto dal centrocampista 2005 la scorsa estate. Servono altri innesti per rendere profonda l’attuale rosa. Servono un centrocampista, un esterno offensivo, un difensore centrale e un’alternativa under 2006. Nulla va lasciato al caso per provare a vincere questo campionato, in vista del girone di ritorno. Che per la Fidelis scatterà domenica 5 gennaio al “Degli Ulivi” contro il Fasano, la squadra più in forma del momento insieme ad Andria e Martina.

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