C’è preoccupazione tra i 1600 dipendenti dell’Ftp, l’ex Sofim di Foggia, lo stabilimento della zona industriale specializzato nella produzione di mezzi pesanti, commerciali e da lavoro. Preoccupazione dopo la notizia della cessione del gruppo Iveco agli indiani di Tata Motors. Chiedono certezze e risposte i sindacati, cominciano a muoversi anche i rappresentanti istituzionali. Proprio nelle scorse ore è stata istituita una rete tra Foggia, Torino, Suzzara e Brescia, città dove insistono gli stabilimenti Iveco. Sindaci e amministratori hanno fatto il punto, a rappresentare Foggia l’assessore comunale alle attività produttive, Lorenzo Frattarolo. Chiedono al Governo l’istituzione di un tavolo di lavoro nazionale e per questo hanno deciso di coordinarsi per confrontarsi con le parti interessate. Proprio dall’incontro è venuta fuori l’idea di richiedere un incontro con azienda, sindacati e Governo, nella speranza di avere garanzie sulle prospettive occupazionali del gruppo. L’avara zona industriale di Foggia, già falcidiata negli ultimi decenni da chiusure a cui hanno fatto seguito mancate riconversioni, non può certamente permettersi di correre rischi, a maggior ragione in un territorio che sconta tassi elevatissimi relativamente alla disoccupazione. Dello stesso avviso i sindacati, che ritengono inaccettabile la scelta di Iveco di procedere alla cessione dell’intero settore industriale senza un confronto con le organizzazioni sindacali.



