Con il ricovero del primo paziente in Terapia Intensiva, questa mattina, l’ospedale Covid allestito nella Fiera del Levante di Bari è entrato ufficialmente in funzione. Un’attesa durata due mesi, precisamente dal 16 gennaio scorso, quando la struttura sanitaria, allestita con l’obiettivo di ampliare i posti letto disponibili per i malati di Coronavirus, è stata ufficialmente inaugurata. Da allora, sono stati necessari diversi collaudi e una intesa con i sindacati sino a quando, sabato scorso, è arrivato il via libera dalla direzione generale del Policlinico, che ha firmato la delibera di attivazione.
Le operazioni di trasferimento, dal padiglione Asclepios del Policlinico all’ospedale in Fiera, hanno avuto inizio intorno alle 8 con il ricovero del primo paziente e sono andate avanti per l’intera mattinata con ulteriori trasferimenti, che verranno completati nei prossimi giorni.
Al termine della prima fase, la struttura dovrebbe essere operativa con 42 posti letto: 14 di Rianimazione e 28 di Intensiva polmonare. È in grado di ospitarne complessivamente 152.
Una bella boccata d’ossigeno per la sanità pugliese, alla luce del preoccupante aumento di ricoveri in questa nuova ondata della pandemia. Secondo i dati forniti dall’Agenas, l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali, sono nello scorso fine settimana, sono stati 617 i pazienti sospetti Covid assistiti negli ospedali: 300 nella giornata di sabato e 317 domenica. Al momento in Puglia si contano invece più di 170 malati in Terapia Intensiva, con una pressione in costante crescita, come testimoniano il bollettini epidemiologici giornalieri diramati dalla Regione.
Sull’ospedale in Fiera, la cui gestione è affidata al Policlinico, resta tuttavia in piedi un’inchiesta aperta dalla Procura di Bari che vuole vederci chiaro sulle procedure seguite per l’esecuzione dell’opera. Sotto la lente d’ingrandimento della magistratura l’iter che ha portato alla realizzazione della struttura e soprattutto i costi, cresciuti enormemente: i lavori, secondo una stima iniziale, sarebbero dovuti costare circa 9 milioni di euro, una cifra poi lievitata sino ad oltre 18 milioni di euro.