Si sblocca lo stallo sulla palestra della scuola media “E. Fermi” di Andria. Dal 2018 la struttura è interdetta a docenti e studenti poiché durante i lavori di riqualificazione di quattro anni fa sono state scoperte fibre d’amianto sotto il pavimento. Da allora gli interventi sono stati sospesi in attesa della rimozione del materiale tossico. Dopo tanta attesa e la denuncia ai nostri microfoni da parte del dirigente scolastico Roberto Crescini, ecco la novità: il Comune di Andria ha individuato la ditta che si occuperà della rimozione dell’amianto dal pavimento della palestra. Si tratta della “Serveco Srl”, con sede a Montemesola in provincia di Taranto, per una spesa complessiva di circa 34mila euro che comprende la rimozione dell’amianto, il conferimento in discarica e poi l’analisi della presenza, o meno, di particelle d’amianto nell’aria all’interno della palestra. Tutti i dettagli sono stati pubblicati sull’albo pretorio del sito ufficiale dell’ente. Una volta conclusi questi passaggi si potrà procedere con i lavori di riqualificazioni bloccati ormai da quasi cinque anni. Nel deposito accanto alla palestra sono ancora conservati i materiali acquistati per completare il rifacimento della pavimentazione. Sempre scorrendo la determina dirigenziale è specificato che i lavori di bonifica dovranno essere svolti entro 60 giorni, ma prima bisognerà attendere il piano di lavoro redatto dall’Asl Bt – Spesal. Su questo fronte secondo l’assessore ai Lavori Pubblici di Andria, l’arch. Mario Loconte, i tempi potrebbero essere ristretti. L’obiettivo minimo è quello di consegnare alla scuola “E. Fermi” una palestra usufruibile a partire dal prossimo anno scolastico, così da restituire ad alunni e docenti uno spazio importante di crescita e formazione, nonché un luogo fondamentale per gli alunni diversamente abili che, come raccontato dal dirigente Crescini, sono stati i più penalizzati dalla chiusura della palestra.
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