La condizione di chi si interroga sulle proprie radici e fatica ad accettarsi, di chi si ribella ai ruoli che la società tenta di imporre e cerca un posto nel mondo abbandonando la propria terra d’origine. Mario Desiati li chiama “Spatriati”, come si sentono Claudia e Francesco, i giovani protagonisti del suo ultimo romanzo vincitore del Premio Strega 2022. Personaggi inquieti ed irrisolti che affrontano un futuro ricco di incognite e paure, nei quali tanti ragazzi, soprattutto del sud Italia, riescono facilmente a riconoscersi. Lo scrittore pugliese, nativo di Locorotondo e cresciuto a Martina Franca, ha ripercorso i temi che attraversano il suo romanzo durante il confronto ospitato al teatro Curci di Barletta con gli studenti delle scuole superiori della città. Desiati ha approfondito declinazioni e sfumature del termine “Spatriati”, da cui prende il nome la sua opera, rispondendo sul palco alle domande degli alunni dell’istituto “Fermi-Nervi-Cassandro”.
INTERVISTA A MARIO DESIATI (AUTORE “SPATRIATI”)
All’orizzonte ci sono un altro libro e nuovi progetti. Desiati spiega al pubblico del Curci come la vittoria del Premio Strega non abbia cambiato nulla o quasi della sua vita.
INTERVISTA A MARIO DESIATI (AUTORE “SPATRIATI”)