100 interventi in soli 4 mesi, a cura delle unità operative di Chirurgia, Urologia e Ginecologia. Sono numeri importanti quelli relativi all’utilizzo del “Robot Da Vinci”, inaugurato il 20 gennaio scorso presso l’ospedale “Bonomo” di Andria.
A darne notizia è la Direzione della Asl Bt, che traccia un bilancio dei primi risultati raggiunti, in campo sanitario, da questo autentico gioiello della robotica, messo al servizio della chirurgia mini invasiva.
Dotato di tre componenti principali (console chirurgica, carrello paziente e carrello visione), il Robot Da Vinci rappresenta uno strumento ideale per gli interventi ad alta complessità.
Il chirurgo, fisicamente lontano dal campo operatorio e seduto ad una postazione dotata di monitor e comandi, muove i bracci del robot, collegati agli strumenti endoscopici, che vengono introdotti attraverso piccole incisioni. Il campo operatorio è proiettato tridimensionalmente, con immagini ferme e ad altissima risoluzione.
Oltre a consentire al chirurgo la massima una libertà di movimento, il sistema offre anche notevoli vantaggi per i pazienti: la ripresa dall’operazione ha tempi ridotti e i disagi legati al post intervento sono fortemente ridimensionati.
In questi primi quattro mesi, il Robot Da Vinci è stato utilizzato di frequente per la rimozione di tumori renali o della prostata o per interventi particolarmente complessi di ricostruzione delle vie urinarie.