Con la stagione calda tornano anche gli incendi. E’ stato un mercoledì di fuoco per la Puglia, in particolare a Centro Nord. E’ durato ore l’incendio propagatosi a San Marco in Lamis, in località Monte Granaro. Almeno 75 gli ettari di macchia mediterranea inghiottiti dalle fiamme. Sul posto hanno lavorato a lungo operatori antincendio Arif, vigili del fuoco, Protezione civile e volontari, almeno 50 unità. 30 i mezzi via terra impegnati. Dal cielo, invece, sono intervenuti un canadair, arrivato da Napoli, e due fireboss arrivati da Roma che hanno effettuato una trentina di lanci d’acqua. Un danno incalcolabile per flora e fauna della zona.
Un altro gravissimo incendio si è invece sviluppato sulla murgia, a Poggiorsini, a poca distanza dalla polveriera. Oltre 150 ettari di alberi, pascoli e sterpaglia in fiamme. Tutto è iniziato nel tardo pomeriggio. Le fiamme, alimentate dal caldo e dal vento, hanno iniziato a propagarsi rapidamente. Anche qui sono intervenute diverse unità anti incendio Arif, supportate da vigili del fuoco, carabinieri forestali, protezione civile e volontari. Fiamme anche sulla strada provinciale 39. Interventi proseguiti sino alla serata per arrestare il fronte del fuoco superiore ai dieci chilometri. L’incendio è stato definitivamente domato solo questa mattina. Iniziate anche le operazioni di bonifica, perimetrazione del rogo e le verifiche per stabilirne la causa e individuare la natura dell’innesco.
Ad inizio settimana un altro incendio ha interessato circa 10 ettari di macchia e pineta a ridosso della Montagna Spaccata, sulla litoranea che collega Galatone a Sannicola, nel sud del Salento. Le fiamme sono arrivate a lambire decine di abitazioni e auto in sosta. Il fronte del fuoco ha quasi raggiunto la zona marina di Gallipoli, facendo scattare l’evacuazione di diverse centinaia di persone tra residenti e bagnanti.