Da una parte la carica di una piazza che ha risposto con quasi 1500 presenti alla convocazione nel giorno del raduno della squadra allo stadio Puttilli, dall’altra la voglia della squadra di cancellare sul campo quella porzione di scetticismo che le rivoluzioni tecniche comportano. Ha preso il via con queste due istantanee la stagione 2023/24 del Barletta, affidato a Ciro Ginestra. Per l’allenatore il cantiere biancorosso resta aperto ma non ci sono ancora troppe rifiniture da fare.
La voglia di riscatto è uno degli aspetti che ha portato l’allenatore ad accettare il progetto Barletta. Nello specchietto retrovisore di Ginestra ci sono le esperienze di Caserta, Picerno, Andria e Altamura, tutte concluse anzitempo. E riscatto è anche la leva selezionata per costruire parte dell’organico: ha azionato il rinnovo di Di Piazza, ha guidato la scelta di alcuni elementi reduci da annate non entusiasmanti per i risultati di squadra come Bramati, Marconato, De Marino ed Evangelista. Ha fatto scattare l’interruttore nella trattativa per il ritorno di Caputo, che Ginestra ha già avuto a disposizione ad Altamura. Ambizione è la parola chiave dimostrata dall’allenatore nei suoi primi passi in biancorosso.
Sensazioni che vanno di pari passo con le richieste della piazza. Intanto a rubare l’occhio nelle prime ore di lavoro sul campo c’è stato Ezequiel Schelotto, tra i più acclamati dalla tifoseria. A lume di naso il Barletta che si presenta ai nastri di partenza della nuova annata sportiva – primo test domenica 6 agosto alle 19 al Puttilli contro l’Avellino – è bisognoso di almeno un innesto di esperienza al centro della difesa e alla ricerca di un profilo di alta classifica nel reparto avanzato. Non sono invece al momento attesi altri innesti nel parco Under, che oggi conta già su 10 componenti. E nelle prossime mosse di mercato un ruolo di rilievo potrebbe averlo l’asse con Francisco Lima, ex calciatore di Roma e Lecce e oggi procuratore.