Sono stati rinviati a giudizio quattro imputati, tra dirigenti ed ex dirigenti del Policlinico di Bari, per le morti sospette causate dal batterio della legionella tra il 2018 e il 2020. A processo andranno il direttore generale del Policlinico Giovanni Migliore, il dirigente medico Giuseppe Calabrese, il direttore dell’area tecnica Claudio Forte e l’ex direttore sanitario Matilde Carlucci. Così ha stabilito il gup del Tribunale di Bari Anna Perrelli. Il processo si aprirà il 1 febbraio 2024 davanti ai giudici della seconda sezione collegiale del Tribunale barese. Le accuse sono, a vario titolo, di omissione di atti d’ufficio e morte come conseguenza di altro delitto. Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto Alessio Coccioli e dalla sostituta Grazia Errede. I quattro imputati, in sostanza, sono accusati di non avere disposto i necessari interventi di bonifica della rete idrica ospedaliera malgrado fosse stata accertata la presenza del batterio legionella che successivamente, secondo l’accusa, avrebbe causato la morte di quattro pazienti ricoverati in vari reparti nei padiglioni Asclepios e Chini del Policlinico. L’inchiesta condotta dai carabinieri del Nas e coordinata dalla procura portò nel novembre 2020 al sequestro dei due padiglioni (dissequestrati nel marzo 2021) e un mese dopo alla interdizione di tre dirigenti (annullata dopo tre mesi dal Riesame). I pazienti per i quali si ipotizza la morte per legionella come conseguenza della mancata bonifica, sono Gennaro Del Giudice (79 anni, morto il 10 giugno 2018), Domenico Martiradonna (68 anni, morto il 2 maggio 2019), Francesca Nuzzolese (74 anni, morta il 26 novembre 2019), Vincenzo Ficco (55 anni, morto il 5 agosto 2020).
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