Stava tornado a casa, dopo una giornata passata a lavorare nei campi, sotto il sole bollente. Pedalava in sella alla sua bicicletta, quando all’improvviso ha avvertito un malore. Il tempo di fermarsi per riprendere fiato, ed è crollato a terra perdendo conoscenza e non si è più svegliato.
È morto così Camarda Fantamadi, ragazzo di 27 anni originario del Mali, ucciso probabilmente da un infarto, ieri pomeriggio, sulla strada provinciale che collega Brindisi alla vicina frazione di Tuturano.
La tragedia è avvenuta intorno alle 18, quando il giovane aveva appena finito di lavorare per oltre 4 ore in un fondo agricolo, in una delle giornate più torride degli ultimi anni, con una temperatura superiore ai 40 gradi.
Residente a Eboli, era arrivato in Puglia solo tre giorni fa per raggiungere il fratello, trovando lavoro nelle campagne: guadagnava 6 euro l’ora, come tutti i suoi colleghi braccianti, molti dei quali stranieri.
Il caldo e la fatica però lo hanno stroncato, a soli 27 anni: quando si è accasciato a terra, il ragazzo è stato soccorso da un passante. Un tentativo inutile, come l’intervento degli operatori del 118: quando è arrivata l’ambulanza, per il maliano non c’era già più nulla da fare.
Sul posto sono arrivati anche gli agenti della Polizia Locale, che hanno avvertito il magistrato di turno presso la Procura di Brindisi, Giovanni Marino. Il pm ha disposto la restituzione della salma al fratello, il suo unico parente in Italia.
Un’altra tragedia del lavoro nei campi, che richiama alla mente quella di Paola Clemente, la bracciante agricola morta nel luglio 2015 nelle campagne di Andria. La donna stava lavorando all’acinellatura dell’uva, in un vigneto, quando venne stroncata da un arresto cardiaco. Vittima del caldo e della fatica, per una paga di soli 2 euro l’ora.