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Politica ad Andria: le reazioni tra aumento della Tari, sfiducia al Presidente del Consiglio e commissioni deserte. Tutti i nodi in discussione

Sono tante le reazioni all’ultimo Consiglio Comunale di Andria che ha dato il via libera alle nuove tariffe della TARI, il tributo destinato interamente a finanziare i costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Un passaggio importante per tante città in Puglia considerato che erano previsti aumenti importanti a causa del costo sempre più oneroso per lo smaltimento in discarica. Andria è stata però assegnataria di un finanziamento regionale da un milione di euro che ha parzialmente mitigato gli aumenti che, in media, saranno del 6%. Il finanziamento è arrivato, in modo così consistente, soprattutto grazie al raggiungimento del 75% di raccolta differenziata. Ma le opposizioni dentro e fuori palazzo di città non ci stanno ed attaccano con Sabino Napolitano, segretario di Fratelli d’Italia, sia l’amministrazione Bruno (tacciata di non aver avuto una forte volontà politica con il PD di impedire questo aumento) che la Regione Puglia che continua a non riuscire a chiudere il ciclo dei rifiuti. Napolitano ha anche ricordato come la vicina Barletta abbia invece bloccato questo aumento.

Ma a tenere banco, oltre all’aumento della Tari, ci sono anche due altri aspetti politici di cui si è discusso nel corso della trasmissione Spazio Città su Telesveva condotta da Roberto Straniero. Il primo è la presunta sfiducia nei confronti del Presidente del Consiglio Giovanni Vurchio e la venuta ad Andria del segretario regionale del PD De Santis per riannodare i fili di un partito con tante anime non sempre in armonia tra di loro. Lo stesso Vurchio ha risposto alle parole del capogruppo PD in consiglio comunale Sanguedolce che aveva spiegato come De Santis abbia richiamato il Presidente del Consiglio. Situazione assolutamente smentita da Vurchio che ha ribadito la sua responsabilità nei confronti della città e della comunità del Partito Democratico.  

Altro tema dibattuto nel corso della trasmissione è stato quello delle commissioni consigliari spesso deserte o comunque in difficoltà numeriche per analizzare e licenziare provvedimenti. L’attacco del centrodestra in particolare con Forza Italia e Movimento Pugliese ed i consiglieri Fracchiolla e Del Giudice ha visto la secca replica di Marianna Sinisi presidente della IV Commissione. E’ stata la consigliera di maggioranza a ribadire come non ci siano commissioni sistematicamente deserte, in particolare la IV, ed anzi il lavoro viene svolto nel pieno rispetto del ruolo a loro assegnato. Entrambi temi che, tuttavia, non finiranno sicuramente di far discutere anche nelle prossime settimane la politica andriese.

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