Politica

Canosa, lettera anonima con chiavetta usb “denuncia” nuova compravendita di voti. Morra si dimette dal consiglio: “Istituzione sfiduciata”

Nuove rivelazioni su una presunta compravendita di voti, che questa volta coinvolgerebbe alcuni candidati delle opposizioni, emergerebbero da una lettera anonima contenente una pennetta USB recapitata nei giorni scorsi a diversi consiglieri comunali di Canosa. La denuncia arriva dall’ex sindaco Roberto Morra, che dopo aver consegnato tutto il materiale alle forze dell’ordine perché sia la magistratura ad occuparsi della questione, ha deciso di dimettersi dal consiglio comunale. L’esponente 5 Stelle ha spiegato pubblicamente le sue motivazioni ricordando che già esiste un’indagine per corruzione elettorale in cui sono coinvolti il sindaco Malcangio e alcuni consiglieri di maggioranza a cui ora si aggiungono le registrazioni contenute in una pennetta usb che metterebbero in imbarazzo alcuni candidati delle opposizioni, tra cui un esponente di “Io Canosa”. “Al di là di quelle che saranno le conclusioni a cui giungerà la magistratura – scrive Morra – non si può far finta di nulla sul piano politico. E se questo Consiglio è figlio della compravendita di voti, del voto di scambio e del clientelismo, le funzioni istituzionali sono irrimediabilmente compromesse e viziate”. “In un momento in cui un posto in consiglio comunale è più importante della propria dignità umana – prosegue Morra – mi sono dimesso perché non ho nulla a che vedere con questo modo di fare politica e non credo che in quella sede si stia lavorando per il bene della città. Rimarrò a disposizione di quei cittadini onesti che non si identificano in questa politica del malaffare”. Sul tema è intervenuto anche Andrea Silvestri, presidente del movimento “Io Canosa”, operando dei distinguo ed invitando a non mettere sullo stesso piano l’indagine articolata su Malcangio e alcuni esponenti della maggioranza e “il contenuto di una chiavetta usb anonima fatta circolare a fini diffamatori, intimidatori ed estorsivi”. “Sarà la magistratura – prosegue il presidente di “Io Canosa” – a fare chiarezza su quelle ricostruzioni, a verificarne l’attendibilità ed eventuali reati. Noi non ci sentiamo intimiditi, nè preoccupati. Tuttavia nessuno può mettere in discussione la legittimità del consiglio comunale se non la magistratura”. “Nel frattempo – conclude Silvestri – noi restiamo nelle Istituzioni determinati a portare avanti la nostra opposizione all’Amministrazione che in questi due anni non ha dato una risposta concreta ai problemi della città”

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