Cronaca

Bisceglie, struttura turistica sul mare con opere abusive: sequestrata area di 10mila metri quadri, denunciate tre persone

Occupazione ed innovazione su area demaniale marittima, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico in violazione delle leggi sulla tutela paesaggistica, gravi inosservanze delle normative edilizie. Sono le ipotesi di reato avanzate dalla Procura di Trani a carico del legale rappresentante della struttura, nota struttura balneare del litorale biscegliese, nonché del direttore dei lavori e del progettista di diverse opere realizzate negli scorsi mesi all’interno della stessa.

Le tre persone sono state tutte denunciate, contestualmente il personale del Nucleo operativo di Polizia ambientale della Capitaneria di porto di Barletta ha provveduto a porre sotto sequestro l’intera area costiera di circa 10mila metri quadrati, in parte situata sul demanio marittimo ed in parte su proprietà privata. L’ordine di esecuzione della misura cautelare, disposto dal Gip del Tribunale di Trani, è stato emesso in seguito ad un’articolata inchiesta svolta dalla Guardia Costiera di Barletta sulla legittimità di alcune concessioni demaniali marittime sul litorale biscegliese di Ponente.

Già nell’agosto dello scorso anno fu sequestrato un solarium in un’area demaniale marittima della stessa struttura turistico-balneare. Erano inoltre stati riscontrati nuovi manufatti divisi in quattro livelli, distinti e adiacenti tra loro, unitamente ad una vasta area adibita alla ristorazione a ridosso del mare.

Le indagini hanno quindi riscontrato la realizzazione di scale in muratura, muri e tettoie, oltre ad otto ambienti composti ciascuno da camera multifunzionale ed impianti a carattere residenziale, dotati di bagno e di terrazzino esclusivo. È stata rilevata inoltre la realizzazione di aree di parcheggio e modifiche prospettiche dei manufatti destinati ai servizi di attività commerciale, di verande con copertura ed infissi perimetrali, di scale per l’accesso ai piazzali oltre che di ampliamenti di vari locali. Tutte opere, secondo quanto emerso dall’indagine, costruite in assenza di autorizzazioni e titoli edilizi, demaniali e paesaggistici.

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