Come fronteggiare la mancanza della risorsa acqua? Quali reti utilizzare e quali alberi piantare per affrontare gli incrementi di temperatura, le gelate e i lunghi periodi di siccità segno implacabile del cambiamento climatico? Una serie di interrogativi posti da studiosi e ricercatori provenienti da tutti Italia durante l’incontro promosso in occasione della 87esima edizione della Fiera del Levante di Bari e dedicato alla frutticoltura italiana e pugliese.
Tra i numerosi dati illustrati fanno riflettere nello specifico quelli relativi alla leadership della frutticoltura pugliese nel sistema produttivo a livello nazionale nonché il contributo fondamentale del comparto sull’economia regionale. La frutta fresca ha un valore assolutamente interessante riconosciuto non solo dai mercati nazionali ma anche da quelli internazionali, come dimostrano i dati ISTAT secondo cui nel 2023 l’export pugliese di frutta fresca ha raggiunto 620 milioni di euro di cui 505 milioni da attribuire all’uva da tavola. Un dato in crescita del 9,4% rispetto al 2022.
La nostra agricoltura, spiega Nardone, deve fare fronte a continui danni derivanti da calamità naturali, eventi climatici avversi e agenti patogeni alieni tipo Xylella. Per questi motivi, anche sulla scorta del confronto con il partenariato socio-economico, l’assessore Donato Pentassuglia intende promuovere investimenti dedicati al comparto frutticolo impegnando le risorse del programma di sviluppo rurale al fine di avere un sistema produttivo più moderno e resiliente. Entro i prossimi mesi saranno messi a bando circa 80 milioni di euro di risorse per finanziare l’impianto di nuovi alberi da frutto con l’opportunità di prevedere teli di copertura e moderni e più efficienti impianti di irrigazione. Si punta, così, ad intervenire su un settore strategico per la nostra agricoltura che rappresenta, insieme al comparto orticolo, il 60% della produzione agricola regionale