Attualità

Ad Andria il ricordo di Peppino Impastato e Luca Attanasio, due simboli di legalità

Due uomini schierati contro l’illegalità. Un impegno pagato con il prezzo della vita. Quello di Peppino Impastato e Luca Attanasio: il primo attivista politico, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978, a Cinisi in provincia di Palermo; il secondo ambasciatore italiano in Congo, dove è rimasto vittima di un agguato il 22 febbraio 2021. Le loro storie sono state raccontate questa mattina ad Andria, in un incontro ospitato a Palazzo di Città.  Uno degli appuntamenti in programma per la quarta edizione del Festival della Legalità. A fare gli onori di casa, la sindaca Giovanna Bruno.

A ricordare l’impegno di Impastato contro la mafia, il fratello Giovanni, che da molti anni gira l’Italia, incontrando in particolare i ragazzi delle scuole, per tenere viva la memoria Peppino, diventato un simbolo della lotta per la legalità.

Un esempio di forza e di coraggio nell’affermare i principi della legalità. Come quello di Luca Attanasio, il primo ambasciatore italiano ad essere ucciso nell’esercizio delle sue funzioni, in un agguato a scopo di rapimento, compiuto da un commando armato nella Repubblica Democratica del Congo, e in cui hanno perso la vita altre due persone, tra le quali il carabiniere Vittorio Iacovacci. Una vicenda ancora piena di punti oscuri.  

INTERVISTE:

Giovanna Bruno – Sindaco di Andria

Giovanni Impastato – Fratello di Peppino Impastato 

Salvatore Attanasio – Padre di Luca Attanasio

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