Il Tar della Puglia ha accolto la sospensiva dell’effetto della bocciatura di uno studente andriese che, adesso, sarà iscritto al quarto anno di Liceo ma con riserva in attesa della discussione nel merito da parte dei giudici. Accade ad Andria dove la sezione terza del Tribunale Amministrativo ha accolto la richiesta di sospensiva degli atti scolastici dopo il ricorso dei genitori del giovane studente difesi dagli avvocati Michele Ursini e Stefania Campanile. La camera di consiglio ora sarà il 29 settembre in cui i giudici dovranno valutare nel merito la questione anche se nella sentenza di accoglimento del ricorso ci sono già alcuni elementi importanti che fotografano una situazione scolastica, come quella dello scorso anno passato in gran parte con la didattica a distanza, alquanto complessa. Il Tar, infatti, mette in evidenza almeno tre aspetti nella sentenza di accoglimento della sospensiva: una media di voti non scadente, una bocciatura non preannunciata ai genitori, l’assenza di un percorso preventivo di recupero scolastico. Elementi che in questi giorni stanno emergendo in diverse sentenze del Tar.
Non ultima quella che ha annullato la bocciatura di uno studente del primo anno di un liceo scientifico nel barese a causa della didattica a distanza e della non possibilità di frequentare corsi di recupero. La decisione dei giudici pugliesi dopo il ricorso dei genitori dell’alunno barese, parla esplicitamente di problemi legati alla didattica digitale. Nella sentenza il Tar spiega come la “non facile organizzazione di lezioni in una modalità inedita e tale da privare gli studenti del contatto con i docenti, può esser ragione sufficiente per il carente profitto scolastico da ricercare nelle problematiche connesse alla didattica digitale”. Mancano, in questa vicenda, delle iniziative finalizzate al recupero complessivo delle carenze di preparazione anche a causa della difficoltà di realizzare corsi di recupero con continuità. I giudici hanno anche sottolineato quando importante potesse essere il contatto con l’habitat scolastico ancor di più per un alunno iscritto al primo anno della scuola superiore. Agli atti c’è anche il parere del dirigente scolastico dell’istituto che aveva spiegato come fosse contrario sia a questa che a qualsiasi altra bocciatura a causa delle modalità telematiche di didattica.