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Al via a Corato la “Sagra della Carne di Cavallo”, il Comune stempera le polemiche degli animalisti

A Corato fioccano le polemiche attorno alla “Sagra della Carne di Cavallo” in programma oggi e domani, uno degli eventi di punta della PrimaVera Fest, rassegna che intende celebrare la cultura e le tradizioni secolari locali, a partire da quelle culinarie. L’intera manifestazione è promossa dal Comune di Corato assieme al Gal “Le Città di Castel del Monte” e Slow Murgia.

A tenere banco in queste ore, come detto, l’evento legato al percorso enogastronomico focalizzato sui piatti a base di carne equina, che include appunto degustazioni di varie preparazioni accompagnate da vino, cocktail e gelato.

Sull’argomento sono insorte numerose associazioni a difesa degli animali. Tra queste, la Italian Horse Protection ha manifestato la forte avversione alla sagra sostenendo che la maggior parte degli italiani vede i cavalli come animali d’affezione, non come fonte di cibo. L’associazione continua a lottare per l’esclusione dei cavalli dalla catena alimentare, citando non solo ragioni etiche ma anche preoccupazioni per la salute pubblica. Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento e le riflessioni effettuate nei giorni scorsi dalla LNDC Animal Protection.

Non si è fatta attendere la risposta dell’amministrazione comunale, che ha rimarcato la sua vicinanza al mondo animalista nonché l’attenzione alle posizioni antispeciste. Le istituzioni cittadine non restano insomma indifferenti alle proteste sollevate contro la Sagra della Carne di Cavallo, pur rilevando quanto proprio la carne equina abbia da sempre in città un primato alimentare trattandosi della storia gastronomica di Corato, nel solco di una cultura alimentare in cui è centrale il rispetto degli animali da allevamento, non solo dei cavalli, ma anche degli ovini e bovini. Al contempo, la sensibilità animalista merita riguardo, conoscenza e interlocuzione anche da parte delle Istituzioni, che non si sottraggono all’organizzazione di un futuro convegno sull’antispecismo e sulle culture vegetariana e vegana, nell’ottica della conoscenza e del pluralismo culturale.

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