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Americani estasiati da De Nittis, successo per la mostra inaugurata a Washington. Cannito: “Evento storico per Barletta”

Da Barletta, città che gli ha dato i natali, a Washington dove sono ora esposte le sue opere più rappresentative, passando per Parigi, la capitale francese dove ha trascorso l’ultima parte della sua vita. Giuseppe De Nittis continua a viaggiare 138 anni dopo la sua scomparsa. Le creazioni immortali che lo hanno inserito tra i protagonisti assoluti dell’impressionismo europeo sono ora raccolte nel museo “Phillips Collection” di Washington. La mostra curata dal professor Renato Miracco è da due giorni aperta al pubblico di appassionati d’arte. Qui, sino al 12 febbraio, sarà possibile ammirare 74 opere – di cui 60 a firma di De Nittis – provenienti, oltre che dalla pinacoteca di Barletta, da 15 Istituzioni Museali come il Metropolitan di New York, il Louvre e il Petit Palais di Parigi, L’Art Institute di Chicago, il Fine Art Museum di Boston. Esposizione arricchita anche da 14 opere di collezione privata. All’inaugurazione avvenuta sabato scorso ha partecipato l’amministrazione comunale di Barletta, insieme ai rappresentanti della Regione Puglia e della Soprintendenza delle Belle Arti della provincia Bat.

INTERVISTE A MINO CANNITO (SINDACO DI BARLETTA) E ORONZO CILLI (ASSESSORE ALLA CULTURA BARLETTA)

Sino al 12 febbraio, termine della mostra americana, la pinacoteca De Nittis sostituirà i capolavori volati in America con 32 opere del grande artista barlettano provenienti dal deposito di Palazzo della Marra e da collezioni private

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