Non c’è pace per le famiglie con figli che necessitano di seguire terapie riabilitative. Dopo lo spostamento del servizio da scuola al centro di riabilitazione “Quarto di Palo” – come imposto dalle norme vigenti – le mamme avevano chiesto e ottenuto da Asl Bt e comune di Andria un servizio di trasporto gratuito per andare incontro alla necessità delle famiglie, trattandosi di terapie che vengono svolte durante orario scolastico e lavorativo. Ma ecco l’amara sorpresa: a fronte di oltre cento bambini che necessitano del servizio, sono state accettate solo 15 richieste. E non è tutto. Madri come Imma hanno scelto di rifiutare il trasporto a causa di innumerevoli disagi.
Il servizio di trasporto è partito questa settimana, ma non in modo organizzato secondo i genitori.
Il consigliere comunale del PD, Mirko Malcangi, sin da subito vicino alle vicende delle famiglie, d’intesa con la sindaca Giovanna Bruno ha preso posizione.
E poi c’è la vicenda che riguarda Rosa. Nell’ultima visita del figlio di 7 anni, che sino a poco tempo fa seguiva le terapie riabilitative per il linguaggio, è emerso che non c’era più necessità di seguirle. Visita medica che tuttavia si è conclusa senza il rilascio di alcuna documentazione medica che attestasse l’esito. Fatta la richiesta di una copia alla Asl Bt, pagando circa 24 euro, Rosa non ha ancora ricevuto alcun documento.
«Attenderemo la documentazione, ma quasi certamente ricorreremo in giudizio», ha fatto sapere l’avvocato ed ex presidente del consiglio comunale di Andria Laura di Pilato, la quale sta seguendo diverse famiglie coinvolte nella vicenda.