Una prescrizione della Soprintendenza e una comunicazione giunta come un fulmine a ciel sereno da parte del Comune di Bari rischia di mettere in ginocchio una buona parte delle attività di ristorazione principalmente concentrate nella Città Vecchia e nel quartiere Umbertino del capoluogo pugliese. Pomo della discordia sono i famosi dehors, spazi esterni a bar e ristoranti, spesso coperti e arredati con sedie e tavolini, che consentono l’ampliamento del numero di coperti a disposizione delle attività. Con una nuova prescrizione della Soprintendenza, comunicata dal Comune a una parte di ristoratori che aveva fatto richiesta di rinnovo del permesso, si impone l’allontanamento delle strutture ad almeno 1,20metri dal muro degli edifici, per permettere ai passanti di godere della cortina degli stessi, nonché il divieto, in contrasto con il regolamento cittadino, di innalzare i paraventi oltre 1,20metri. Il tutto da realizzare entro 45 giorni dalla comunicazione. Una decisione che ha sconvolto chi ha investito in strutture e personale e che rischia di compromettere seriamente il tessuto imprenditoriale legato alla ristorazione barese. Un gruppo di imprenditori ha annunciato ricorso al Tar, nonché azioni di protesta nel tentativo di ottenere un riscontro dalla Soprintendenza.
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