Il maestoso pino secolare di via Vittorio Veneto si prepara a scomparire per sempre dal panorama cementificato della periferia barlettana. Le operazioni per il suo abbattimento, iniziate questa mattina con il taglio dei rami, termineranno probabilmente nella giornata di domani. Strada chiusa al traffico e polizia a presidiare la zona per consentire che tutto proceda secondo programma. Numerosi i passanti che immortalano con i cellulari le ultime ore di vita dell’imponente esemplare di pino domestico. 110 anni di storia spazzati via da un’ordinanza del Tribunale di Trani che ha accolto la richiesta di abbattimento presentata dal proprietario della villa che sorge accanto all’albero. Per il consulente incaricato dal giudice, esiste un pericolo di schianto per via dell’inclinazione del pino e delle radici fuoriuscite dal terreno. A nulla sono valse le conclusioni a cui era giunta la perizia eseguita dall’agronomo Rabottini per conto di Legambiente, che dimostrava al contrario l’assoluta stabilità dell’albero. Il Comune si è costituito tardivamente in giudizio provando senza successo a salvare il pino dal suo abbattimento. Così come ha spiegato ieri, in consiglio comunale, l’assessore al contenzioso Gennaro Cefola.
INTERVENTO DI GENNARO CEFOLA (ASSESSORE COMUNALE AL CONTENZIOSO)
Dai banchi del Movimento 5 Stelle l’accusa rivolta al Comune di essersi costituito tardivamente in giudizio spianando la strada alla controparte. Parla, invece, di ambientalismo da strapazzo, il consigliere comunale di maggioranza Giuseppe Bufo, avvocato difensore del proprietario della villa, l’imprenditore edile Leonardo Prascina.
INTERVENTO DI GIUSEPPE BUFO (CONSIGLIERE COMUNALE)
Per il sindaco Mino Cannito, era chiaro sin dall’inizio che il pino secolare non si sarebbe salvato dall’abbattimento
INTERVENTO DI MINO CANNITO (SINDACO DI BARLETTA)