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Barletta scende in piazza nel nome di Claudio Lasala: domani la “ribellione gentile” della città contro la violenza

Barletta è pronta a tornare in piazza per dire no alla violenza e alla criminalità. Lo fa nel ricordo di Claudio Lasala, il 24enne ucciso con una coltellata all’addome, la sera del 30 ottobre, nei pressi di un locale della movida. Una manifestazione è stata organizzata nella giornata di domani, su iniziativa del movimento “Cerco Barletta”, costituito da un gruppo di ragazzi a seguito del drammatico fatto di sangue.

A partire dalle 19 e fino a mezzanotte, centinaia di studenti, cittadini e oltre 50 associazioni saranno protagonisti di una maratona di appuntamenti che si svolgeranno in tutto il centro storico.

La zona compresa tra piazza Marina e piazza Castello – informano gli organizzatori – farà da palcoscenico ad una serie di attività come spettacoli teatrali, concerti e presentazione di progetti. Eventi promossi da quanti, a Barletta, hanno deciso di far sentire la loro voce, di fronte alla tragedia che ha coinvolto Claudio Lasala e, più in generale, all’ondata criminale che di recente ha colpito la Città della Disfida, con ben tre omicidi commessi negli ultimi sei mesi.

Non una manifestazione in memoria, ma il punto di partenza di una ribellione gentile, nel nome di un ragazzo perbene, che aveva dei sogni, spezzati dalla cattiveria di ragazzi come lui.

Questa l’idea che ha dato vita all’iniziativa, sostenuta dai familiari del giovane ucciso, in particolare dalla zia, Annamaria Lasala, fondatrice del movimento.  

“Sono commossa quello che sta succedendo in queste settimane – ha commentato la donna. Sono davvero in tanti quelli che hanno deciso di mettere l’impegno e il cuore per organizzare un evento capace di mostrare tutto ciò che di sano esiste a Barletta. Il nostro primo pensiero è stato quello di provare a fare rete, unire tutte le associazioni per cominciare a ragionare in maniera progettuale e calendarizzata ad eventi, attività che possano essere di aiuto a fermare l’inarrestabile caduta sociale e culturale della nostra città”.

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