Pronti per un dialogo costruttivo con l’obiettivo di far confluire in Puglia le acque in eccesso del Molise che vengono gettate in mare, ma la Regione molisana dovrà ottenere il giusto ristoro a fronte della cessione. E’ quanto emerso, in sintesi, durante l’incontro tenuto a Bari – presso la sede di Acque del Sud – convocato dal Commissario straordinario nazionale, Nicola Dell’Acqua, per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica. Obiettivo verificare le attività intraprese e da intraprendere nel breve periodo, oltre che condividere la programmazione degli interventi necessari a mitigare lo stato crisi dell’acqua. E’ stato il presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, ad annunciare la pronta collaborazione con la Puglia per limitare l’attuale crisi idrica che potrebbe mettere in ginocchio l’agricoltura già nella prossima estate, vista la scarsità d’acqua negli invasi rispetto agli ultimi anni. Al tavolo erano presenti anche le Regioni Basilicata e Campania, i Consorzi di Bonifica, e Acquedotto Pugliese. Durante il confronto il governatore Roberti ha ribadito – come già fatto con il Sottosegretario all’Agricoltura Patrizio La Pietra – la posizione del Molise: “Riconosciamo la necessità della Puglia, ma il nostro obiettivo è reperire risorse per interventi cruciali, come il dragaggio della Diga del Liscione e le opere per la Piana di Melanico, i canali irrigui e le centrali di pompaggio nel Basso Molise”. Il Commissario Dell’Acqua “ha condiviso l’urgenza degli interventi prospettati dal Molise e si è detto disponibile a individuare risorse per ottimizzare l’uso irriguo dell’acqua, nell’ottica di una gestione efficiente e solidale tra le regioni coinvolte”. “Alla luce di tutto ciò – ha aggiunto poi Roberti – siamo disponibili a confrontarci in maniera costruttiva sull’utilizzo dell’acqua in eccesso e alla preziosa risorsa che, dalla Diga, viene dispersa in mare, ma ovviamente quelle opere diventano indispensabili e la Regione Molise, pur solidarizzando, oltre a vedere soddisfatte le proprie esigenze, deve ottenere il giusto ristoro a fronte della cessione”.
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