Da incompiuta e abbandonata, a risorsa idrica per la Puglia ed il Salento. Parliamo della diga del Pappadai, situata nel territorio di Monteparano, in provincia di Taranto. L’inizio della sua costruzione risale ad oltre 30 anni fa, era il 1994. Per tutto questo tempo è rimasta abbandonata, ma ora la Regione Puglia è pronta a rilanciarla anche e soprattutto per far fronte all’attuale crisi idrica. Sono state ufficialmente avviate e opere infrastrutturali per fare in modo che la diga del Pappadai entri presto in funzione contrastando gli effetti della siccità e dando respiro al mondo agricolo. Iniziativa che si aggiunge alla collaborazione avviata con la Regione Molise per l’utilizzo delle acque in eccesso della diga del Liscione. I lavori sul Pappadai sono stati presentati dal presidente Michele Emiliano il quale ha sottolineato come la diga tarantina possa rappresentare una risorsa non solo per la Puglia, ma per tutto il Sud.
Emiliano ha anche ricordato come l’acqua rappresenti un bene comunitario da condividere. Infine ha rilanciato il ruolo di Acquedotto Pugliese per la gestione della risorsa idrica al Sud, concetto ribadito anche al commissario straordinario nominato dal Governo per la crisi idrica, Nicola Dell’Aquila.
I lavori sulla diga del Pappadai, divisi in due interventi da oltre 2 milioni e mezzo di euro complessivi, metterà a disposizione della Puglia un invaso da circa 20 milioni di metri cubi d’acqua.