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Attualità

Crisi idrica, negli invasi di Capitanata metà acqua rispetto al 2024 nonostante le piogge: servono tre grandi opere per evitare il deserto agricolo

Nei 4 invasi di capitanata c’è disponibilità di acqua pari alla metà di quella presente nello stesso giorno di un anno fa. Anche le pioggie intense di questi giorni hanno mitigato ma non certo risolto il problema idrico che già lo scorso anno ha lasciato parzialmente a secco l’agricoltura pugliese. C’è anche già una riduzione di pressione nelle case e l’acqua continua a scarseggiare in Puglia vista anche la situazione della diga del Locone a Minervino Murge. Ma non sorride particolarmente neanche la Basilicata. Nei sei principali invasi lucani, infatti, rispetto allo scorso anno mancano all’appello circa 80milioni di metri cubi di acqua ed anche in questo caso nonostante un miglioramento negli ultimi giorni resta alta l’allerta per una situazione che si preannuncia molto complessa in vista della prossima estate.

L’acqua attualmente disponibile negli invasi di capitanata, infatti, basta per garantire il fabbisogno dell’acqua potabile per la popolazione ma come spiega la CIA Agricoltori di Foggia non è neanche lontanamente sufficiente a soddisfare la necessità d’acqua per agricoltura e zootecnia. Basti pensare, per fare un esempio, che la diga di Occhito a cavallo tra Puglia e Molise ha avuto un incremento negli ultimi giorni di pioggia da 50 a 71 milioni di metri cubi d’acqua. Ma lo scorso anno nello stesso giorno nell’invaso c’erano quasi 148 milioni di metri cubi d’acqua. Nonostante quella quantità nel 2024 dall’invaso fu bloccata la distribuzione ad uso irriguo il 13 agosto per non avere problemi sull’acqua potabile. Quest’anno la distribuzione in agricoltura, in pratica, non potrà proprio partire. Stessa situazione per Marana Capacciotti a poco più della metà di acqua rispetto alla scorsa annata così come è praticamente vuoto l’invaso di Capaccio sul Celone. Qualcosa di meglio c’è per l’invaso di San Pietro sull’Osento che arriva a poco più di 5 milioni di metri cubi dunque un’inezia rispetto a quanto necessario.

Dalla CIA di Capitanata ricordano come sia incredibile che nel Molise, per esempio, la diga del Liscione butti acqua a mare poichè eccedente rispetto al massimo contenimento quando bastere un collegamento di 10 chilometri per portare acqua alla diga di Occhito. Un progetto in cantiere ma su cui le due regioni non riescono a mettersi d’accordo. Servirebbe un commissario straordinario che d’imperio sblocchi la situazione. Altre due opere essenziali per la capitanata ma anche per l’intera Puglia sono la diga di Palazzo d’Ascoli e quella di Piano dei Limiti. Entrambe le opere attese da molti anni e che permetterebbero di recuperare oltre 100 milioni di metri cubi di acqua per evitare la desertificazione dell’agricoltura nel Foggiano.

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