Le lacrime solcano il viso del dottor Vincenzo Abbasciano mentre guarda la pietra del percorso della memoria inaugurato presso il cimitero di Andria e dedicata a suo padre Sabino, medico, partigiano, catturato dai tedeschi a Dubrovnik.
È una delle cinque storie raccontate nel percorso che la Multiservice di Andria, che ora gestisce il cimitero comunale, ha realizzato per trasformare quel luogo dedicato ai defunti, in un museo a cielo aperto. I pannelli informativi permettono infatti di scoprire le storie celate dietro tombe e monumenti.
Questo percorso, che si snoda tra i viottoli ornati dai cipressi, è dedicato oggi ai partigiani ed è stato inaugurato non a caso in occasione della festa del 25 aprile. Ma è solo il primo di una serie che vuola valorizzare l’arte funeraria ma soprattutto spolverare la memoria collettiva della città.