Come scrivere una legge che voleva essere rivoluzionaria e ritrovarsi il paese contro. Storia del Governo Renzi e della sua riforma della Buona Scuola, il tentativo di modernizzare un mondo che rischiava di rimanere indietro davanti ad una realtà dalle dinamiche sociali ed economiche sempre più variegate e complesse. L’ex parlamentare Alessandro Fusacchia era all’epoca il capo di gabinetto del Ministero dell’Istruzione e seguì passo dopo passo la nascita di quella legge. Nel suo libro “Lo stato a nudo”, presentato nella sala rossa del castello di Barletta insieme al prof. Alessandro Porcelluzzi, ripercorre le tappe di quella riforma e ne analizza l’impatto sul Paese, comprese le polemiche che nacquero su molti punti controversi della legge, dal cosiddetto preside-sceriffo all’alternanza scuola-lavoro. Ma non tutto di quella riforma, ricorda Fusacchia, meritava di essere contestato.
INTERVISTA AD ALESSANDRO FUSACCHIA (AUTORE LIBRO)
Una riforma che voglia rilanciare la scuola, sottolinea Fusacchia, deve rimettere al centro gli studenti. E per raggiungere quest’obiettivo la strada è solo una.
INTERVISTA AD ALESSANDRO FUSACCHIA (AUTORE LIBRO)
Fusacchia evidenzia nel suo libro quanto sia complicato combattere la burocrazia e gli ingranaggi decisionali della politica anche quando si ha accesso alle stanze del potere. Diventa difficile, spiega, imprimere cambiamenti ad una scuola gestita da una struttura gerarchica e vittima del meccanismo dei contributi a pioggia.
INTERVISTA AD ALESSANDRO FUSACCHIA (AUTORE LIBRO)