In Puglia l’economia non osservata, ovvero quella illegale e criminale, incide per il 19% sul valore aggiunto, una sottrazione di risorse di quasi 5,5 miliardi di euro l’anno. In Italia il business delle mafie e della attività criminali vale 40 miliardi l’anno, il 2% del Pil nazionale. Mafie sempre più presenti nelle economie legali, capaci di condizionare le scelte delle pubbliche amministrazioni, di intervenire nel mercato facendo dumping alle imprese che operano nel rispetto delle leggi, sviluppando spesso lavoro sottopagato e sfruttato. Con un danno collettivo rispetto all’erario in termini di evasione di tasse e concorrenza sleale, e diretto sulle persone. Sono alcuni degli spunti di riflessione emersi nel corso dell’incontro “Lavoro, diritti, libertà. Il valore della legalità”, tenutosi nell’ l’Auditorium del Liceo Classico Socrate di Bari e promosso dalla Cgil Puglia e dalla Federazione Lavoratori della Conoscenza regionale.